CRISTINA DONA’ - “Tregua 1997-2017 stelle buone”

CRISTINA DONA’ - “Tregua 1997-2017 stelle buone”

Esce oggi 15 settembre “TREGUA 1997-2017 STELLE BUONE” con BELIEVE, un nuovissimo album raccolta attraverso cui Cristina Donà festeggia i suoi primi 20 anni di carriera.
Sono passati infatti due decenni dal momento in cui Cristina Donà riuscì ad emergere dal trasversale e ricco mondo della nuova musica milanese dei primi anni '90. “Tregua” fu il suo primo disco e fu prodotto da Manuel Agnelli: un disco che deflagrò nella scena musicale di quel periodo come una novità assoluta.
Quell'esordio fu così sorprendente da non poterla far diventare altro che un punto di riferimento, femminile e non solo, per il rock mediterraneo.
In questo 2017, la cantante ha deciso di riplasmare quell'album e ne ha affidato i brani - ad eccezione di “Stelle buone” che lei stessa reinterpreta - a dieci artisti della nuova generazione, invitandoli a rileggere in totale libertà le sue canzoni. Cristina, a sua volta, interviene incrociando la sua voce con le loro. 
Ad affiancarla sono quindi artisti come Io e la Tigre, Birthh, Sara Loreni, Chiara Vidonis, Simona Norato, Blindur, Zois, Il Geometra Mangoni, La rappresentante di Lista, Sherpa, ecco i dieci giovani artisti, le dieci stelle buone di questa speciale esperienza di condivisione e di mutazione discografica”.
Otto album, centinaia di concerti in Italia e in Europa, sono il lascito di Cristina Donà alla musica in tante diverse versioni di se stessa, trasformista nella continuità: raramente si può applicare a un'artista questa idea come con lei, anche grazie alle indimenticabili performance dal vivo. E' così che Cristina ha dato vita ad un lungo e felice percorso artistico di cantautrice, che la distingue nel panorama musicale contemporaneo.
A proposito del disco, Cristina ha detto: ''Ricordo ancora il brivido che mi attraversò la schiena quando, alla fine di febbraio del 1997 realizzai di avere il mio primo album “Tregua” tra le mani dopo un anno di gestazione. Non amo le commemorazioni e sono più o meno allergica alla nostalgia. Provo invece piacere nel ricordare i passi importanti fatti in compagnia di persone straordinarie che hanno segnato e disegnato con me il mio percorso artistico e di vita perché portano sino qui, a oggi, non sono cristalli incastonati nel passato, ma un presente continuo. Se è gratitudine per le persone che mi hanno seguita dal vivo e su disco da quel primo lavoro, allora si, festeggio volentieri. Festeggio con gioia vent'anni di amore per questo mestiere, privilegio, fatica, chilometri, crisi, riconoscimenti, aria da respirare, pause lunghe, paure, soddisfazioni, figuracce, invidie, ripensamenti, separazioni, abbracci, incomprensioni...vita. ''
 
''Se deve essere “condivisione”, per dare ancora più senso al percorso fatto e alla sua continuazione, allora che sia. E quale miglior modo se non quello di affidare i brani di Tregua ad artisti delle nuove generazioni di cui ho incontrato e apprezzato l'opera in questi ultimi anni? Artisti che a loro modo hanno trovato in Tregua e altri album miei, un punto di riferimento, chi più direttamente, chi più marginalmente. Ho dato loro carta bianca perché potessero riscrivere in totale libertà le canzoni dell'album in questione.
Mi hanno stupita, tutti, dal primo all'ultimo. Mi hanno mostrato il loro mondo e il loro modo, la loro visione, con rispetto, entusiasmo e grande partecipazione. Ci siamo confrontati ed io mi sono sentita come se vivessi quei brani per la prima volta, come se spostassi il mio sguardo su un altro orizzonte. Questo è successo sia quando ho ascoltato le loro sorprendenti versioni, sia quando ho intonato alcune parti di testo con loro, misurandomi con nuove visioni, nuovi arrangiamenti e nuove personalità vocali.
In tutto questo ho voluto tenere una canzone dell'album per me ed ho chiesto ad Alessandro “Asso” Stefana, stimatissimo chitarrista, compositore e amico, di trovare per essa una nuova luce. Il brano in questione è Stelle buone che, non a caso, è anche quello che da il titolo all'album, a sottolineare le “stelle buone” avvistate in questi tempi in cui mi è capitato di scrutare il cielo con curiosità e desiderio di scoprire altre galassie.
Per le registrazioni dei miei interventi vocali all'interno dei brani riletti dagli artisti, ho voluto al mio fianco, ancora una volta, Saverio Lanza, artista e produttore con il quale intreccio da anni i fili della mia musica.
 
Un viaggio istruttivo e rigenerante, per me e spero anche per gli artisti in questione e naturalmente per chi ascolterà le nuove versioni di un disco che amo profondamente.''
 
Il disco si apre con un pezzo fortemente rock, che la Donà affida ad IO E LA TIGRE : è 'Ho sempre me', che vede intrecciarsi le voci di Aurora e di Cristina in un velenoso e molto femminile turbinio musicale.
Tocca poi a 'L'aridità dell'aria', con BIRTHH, per cui quest'ultima ha scelto un suono diverso, quello del Glockenspiel, e a 'Stelle buone' che Cristina Donà ha deciso di tenere per sé regalandoci una versione estremamente bella, su cui la sua voce si adagia alle chitarre di Alessandro “Asso” Stefana e ai violini di Valeria Sturba.
Segue SARA LORENI con 'Labirinto', CHIARA VIDONIS e la chitarra elettrica di Daniele Fiaschi, il basso di Simone De Filippis, la batteria di Andrea Palmeri su 'Raso e chiome bionde'. 'Le solite cose' ci fa incontrare Simona Norato, per cui il 1997 fa ricordare un bel periodo vissuto a Londra: nel pezzo, anche il contributo di Cesare Basile alla Darbuka; i BLINDUR hanno la responsabilità di realizzare la 'Piccola Faccia' del 2017, brano di cui si erano innamorati tempo fa:  un brano strano, enigmatico, molto rarefatto e dalla chiarissima energia, ora nuovo, grazie alle voci della sua autrice Cristina Donà e di Massimo De Vita. 'Senza disturbare', con il contributo del laboratorio alchemico Zois, è molto sensuale ed è un'esplosione sotterranea, una tempesta su cui si adagiano le vocalità di Valentina Gerometta e di Cristina Donà. Con entusiamo, IL GEOMETRA MANGONI si è prestato a questa rielaborazione di 'Ogni sera', magnetica e bellissima. È LA RAPPRESENTANTE DI LISTA ad affiancare la Donà su 'Risalendo' pezzo il cui primo verso contiene il tema centrale di questo disco: "Probabilmente ritornerò qui''; sulla title track 'Tregua' si incontrano gli SHERPA e si chiude un disco bellissimo, un viaggio nella modernità di una tracklist e di un'artista che già vent'anni fa ci aveva deliziato per la sua bravura e la sua originalità.


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